produttori
Confetture
Società Agricola Serusi

L’azienda agricola della famiglia Serusi si trova a Fonni, paese del centro Sardegna che il Premio Nobel Grazia Deledda descriveva come “bizzarro paese adagiato sulla cima di un monte come un avvoltoio in riposo”. Il progetto nasce in mezzo a querce secolari, con lo scopo di tutelare e salvaguardare le cultivar locali, per difendere e sostenere il territorio, in veste di custodi consapevoli delle proprie risorse.

Prende vita così un progetto di filiera che la matriarca della famiglia Serusi ha fortemente voluto: era così convinta del valore inestimabile di questo patrimonio da realizzare anche un laboratorio di lavorazione e trasformazione della frutta. Attenta alle tecniche e alle tecnologie utilizzate, è riuscita a dar vita ad un prodotto artigianale competitivo, che oggi si contraddistingue per qualità ed eccellenza, rendendo ancora più vitale questa zona.

Da oltre dieci anni ci siamo specializzati nella produzione di agricoltura biologica e nella salvaguardia L’azienda pone particolare attenzione nella cura della frutta, coccolandola e lavorandola, attraverso un saper fare tramandato nel tempo, ed è specializzata nella produzione biologica e nella custodia delle biodiversità. Ha esordito nel mondo agro-pastorale per poi arrivare a costruire la nuova identità, creando un importante frutteto e anche una discreta produzione di orticole: tutti prodotti biologici certificati.

Con passione e dedizione sono state realizzate le confetture, pensate e studiate al fine di ottenere un prodotto di altissima qualità, sano e genuino, senza l’utilizzo di addensanti, conservanti o coloranti.

La lavorazione a basse temperature consente di mantenere inalterate le qualità organolettiche della frutta, il colore e il sapore si conservano perfettamente inalterati, e lo zucchero è utilizzato in minime percentuali.

La curiosità di creare nuovi sapori e la voglia di conservare e proteggere le risorse, ha consentito di ottenere un’ampia scelta di prodotti in grado di soddisfare tutti i palati.

Vengono lavorate diverse varietà di frutta: mele, pere, fragole, frutti di bosco, fichi, prugne e mele cotogne, oltre a due biotipi locali, pira vradonada (cultivar di pera) e mela trempa urruvia (cultivar di mela), che rischiavano l’estinzione. Altre qualità di frutta provengono dalla raccolta spontanea e sono tipiche della nostra Isola quali: il corbezzolo, il mirto, i fichi d’india, le more e il sambuco; le arance e le pesche provengono da San Sperate e Orosei, e la pompia da Siniscola.

La mela sarda, nelle sue molteplici varietà, dalla trempa urruvia (guancia rossa) a quella invernale, viene utilizzata come addensante nella lavorazione di alcune confetture, mentre come correttore del grado di acidità della frutta, si utilizza solo ed esclusivamente il succo di limoni biologici provenienti da San Sperate.

L’offerta include non solo confetture e marmellate dolci, capaci di rendere tutte le colazioni speciali, ma anche confetture che accompagnino, esaltandoli, i nostri eccellenti formaggi: confettura di peperoncino, cannonau, zenzero, sambuco e pira vradonada, sono solo alcune di queste eccellenze.

Dai piccoli peperoncini coltivati in azienda si ottiene un prodotto dal sapore intenso, equilibrato, e dal colore rosso fuoco, che si sposa felicemente sia con i formaggi, dai pecorini freschi alle perette vaccine, che con i bolliti di carne.

Alcune confetture come quella di pira vradonada o di mele cotogne sono proposte sia nella linea colazione che nella linea di accompagnamento dei formaggi ben stagionati. In particolare, la pira vradonada è un biotipo che fino a pochi decenni fa non suscitava alcuna curiosità nonostante fosse abbastanza diffusa e facilmente reperibile nelle campagne. Oggi non è più così, questa cultivar fa parte di quella tipologia di prodotti che si sta cercando di recuperare e promuovere attraverso l’innovazione e la trasformazione.

Una mission ereditata dalla signora Serusi, che sognava un mondo aperto ai giovani, affinché potessero tornare a prendersi cura del territorio, valorizzandolo e amandolo, e di conseguenza della nostra società.